Ipocondria: guarire dalla paura delle malattie in tempi brevi
L’ipocondria o paura delle malattie si caratterizza per un’eccessiva e costante preoccupazione per la propria salute accompagnata da forte ansia.
Si può manifestare come paura di una malattia che possa colpire un organo specifico (cuore o cervello) con conseguente morte fulminante (infarto o ictus), oppure chi ne è colpito può temere che un qualunque organo possa ammalarsi, generalmente di un tumore, e di morire dopo una lunga sofferenza.
L’ipocondria può insorgere frequentemente in persone che hanno vissuto l’esperienza della malattia e della morte di una persona cara, ma si riscontra altrettanto spesso anche in persone giovani e in coloro i quali non hanno provato situazioni dolorose di questo tipo. La maggiore disponibilità di conoscenze mediche e di strumenti diagnostici uniti alla diffusione della cultura della prevenzione, se da un lato hanno migliorato la qualità della nostra vita, hanno generato dall’altro l’illusione di potere avere tutto sotto controllo attraverso comportamenti ossessivi che piuttosto che aiutare a prevenire le malattie contribuiscono a strutturare la paura patologica di esse.
Parafrasando Paracelso è la dose che fa il veleno e il rimedio portato all’eccesso diventa esso stesso il problema.
La persona affetta dalla paura delle malattie adotta le seguenti tentate soluzioni ridondanti per cercare di arginare la situazione:
- ascolto ossessivo dei segnali e delle sensazioni corporee per intercettare subito eventuali alterazioni
- ricerca di rassicurazioni tramite continue visite mediche ed esami diagnostici oppure tramite ricerche su internet;
- socializzazione delle paure con amici e familiari per ottenere rassicurazioni;
Qualche volta può essere riscontrato un atteggiamento più fobico che si manifesta con l’evitamento di tutto ciò che può confermare la presenza di una malattia tanto temuta e quindi degli stessi esami diagnostici e delle visite mediche o anche solo dell’argomento stesso.
Alla base dell’ipocondria vi è la credenza che un organismo sano non debba inviare alcun tipo di segnale.
La psicoterapia breve strategica si avvale del protocollo messo a punto da Giorgio Nardone, fondatore insieme a Paul Watzlawick del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, per questo specifico disturbo consentendo di ottenere lo sblocco della patologia in sole 10 sedute.
Il terapeuta strategico, valutando attentamente il singolo caso e le tentate soluzioni adottate aiuterà il paziente a liberarsi dall’ansia e dall’ossessione per le malattie.
il fatto che le psicopatologie possano essere decisamente sofferte e
Giorgio Nardone
persistenti da anni non significa che la terapia debba essere altrettanto sofferta e prolungata nel tempo
Bibliografia:
Bartoletti, A., Nardone, G. (2018), La paura delle malattie, Ponte alle grazie, Milano. Nardone, G.(2014), Paura panico fobie, Tea, Milano.
Aggiungi un commento