Disturbi sessuali
La mente contro la natura
Giorgio Nardone
Come afferma Giorgio Nardone le tecniche terapeutiche sono orientate soprattutto a sbloccare quello che la mente intrappola nell’espressione naturale della sessualità. L’intervento sui disturbi sessuali maschili e femminili viene condotto in modo molto tecnico, discreto e calzato sui problemi della persona che molto spesso è imbarazzata nel parlare con il terapeuta di queste problematiche. L’efficacia è molto elevata, 91% dei casi sbloccati con successo con una media di 7 sedute.
Disturbi sessuali maschili
Ansia da prestazione: si verifica quando la persona ha sperimentato una defaillance di tipo erettile durante un rapporto e da quel momento prova vergogna di fronte al dubbio che questo possa verificarsi di nuovo. A seguito di ciò possono verificarsi due tentate soluzioni: la persona tenta di mettersi continuamente alla prova bloccandosi quando sente insorgere l’ansia oppure abbandona gli approcci sviluppando la convinzione di non essere più all’altezza di situazioni simili.
Eiaculazione precoce: anche questo problema può essere molto invalidante per l’individuo e per la coppia. Quando non dipende da motivi neuroendocrini le tecniche terapeutiche dell’approccio strategico sono molto efficaci.
Impotentia coeundi o disfunzione erettile: è la difficoltà a portare avanti un rapporto per la perdita dell’erezione. Spesso le persone preferiscono ricorrere alla soluzione farmacologica per questo tipo di problemi, ma il ricorso al farmaco non fa altro che alimentare la convinzione di non essere in grado di essere efficaci senza il suo utilizzo.
Impotentia erigendi: consiste nella totale assenza di erezione. Spesso può essere collegato a cause organiche ma può verificarsi anche all’interno di un quadro depressivo anche scatenato da lutti o perdite.
Disturbi sessuali femminili
Disturbo sessuale ipoattivo: colei che ne soffre viene comunemente denominata donna di ghiaccio. Consiste nel non provare alcuna sensazione di piacere durante il rapporto e nella conseguente mancanza di volontà a cimentarsi nei rapporti sessuali. La tentata soluzione prevalente di cercare di provare un minimo di piacere a tutti i costi inibisce ancora di più questa sensazione determinando un problema sia personale che di coppia.
Anorgasmia: consiste nel non riuscire a provare piacere durante i rapporti anche se mentalmente la persona è ben predisposta e riesce a ottenere una forma di eccitazione sessuale. Anche in questo caso il tentativo di sforzarsi di provare piacere rende l’obiettivo irragiungibile.
Vaginismo: si caratterizza per la presenza di dolore durante i rapporti che non sono impossibili ma sono comunque difficili e non provocano piacere. La paura del dolore determina una contrazione dei muscoli pelvici che aumenta e provoca il dolore stesso.
Dispareunia: è un dolore sessuale molto forte che impedisce la possibilità di avere rapporti. Le persone colpite sono per questo limitate del tutto nella loro funzione.